La betulla è nota per le sue proprietà depurative, drenanti e diuretiche. Ne daremo ora una guida approfondita, dove saranno illustrate le proprietà della pianta, gli svariati impieghi terapeutici e come utilizzarla in modo sicuro.
Caratteristiche della pianta officinale
E’ un albero comune che appartiene al Betulla. ne fanno parte decine di specie caratterizzate nelle aree con clima temperato, montano e boreale parte dell’emisfero settentrionale. La medicina impiega la Betula alba (detta anche Betula pendula). La pianta si sviluppa bene su terreni acidi, ben bonificati e leggeri, si tratta di un albero definito pioniere perché è in grado di “colonizzare”, di resistere in ambienti con condizioni climatiche difficili. Il portamento delle betulle è diritto, raggiunge i 15-30 metri di altezza, ha foglie alternate dalla forma essenziale.
La specie a cui appartiene la betulla è la decidua, in pratica le piante che perdono il fogliame quando arriva il freddo. Ha una corteccia di un color bianco argentato composto da delle “liste” dette lenticelle colorate di nero e organizzate in orizzontale. Nota è la resistenza della sua corteccia agli agenti atmosferici a processi come quelli della decomposizione e della degradazione perché molti oli essenziali resinosi sono racchiusi al suo interno. L’uso maggiore che se ne fa in medicina e cosmetica è proprio quella della corteccia e dei suoi oli, ma anche gemme, foglie, linfa e germogli vengono impiegati.
Della pianta è in particolar modo apprezzata la linfa, è raccolta all’approssimarsi della prima vera, recidendo il fusto dell’albero, nella sua parte esposta a sud, e immettendo nell’apertura dei tubicini per drenare il succo. In pochi giorni può fornire dai tre ai quattro litri di liquido tessutale. Da aprile a giugno è invece il tempo per la raccolta delle foglie di betulla, poi inizia il processo di essicazione in zone ombrose, spesso sono usati dei sacchetti di tela per custodirle ma anche dei vasetti di latta o vetro. L’importante è che siano posti al riparo di fonti di calore, luce del sole e umidità. Da questi metodi si capisce che la betulla ha tantissime applicazioni, dalle polveri, agli infusi, oppure all’impiego dei suoi estratti fluidi o delle tinture, senza dimenticare unguenti e pomate.
Proprietà
E’ impiegata nell’ambito della medicina naturale e della fitoterapia. Grazie alle sue importanti facoltà terapeutiche anche in erboristeria.
Foglie
Glicosidi salicilici;
Oli essenziali;
Resine;
Flavonoidi (iperoside, quercitrina);
Saponine;
Alcoli triterpenici (acido betulinico, betulinolo, dammarano, lupeolo);
Vitamina C.
Corteccia
Alcoli triterpenici e saponine (betulinolo, acido betulinico);
Oli essenziali;
Acido clorogenico e acido caffeico;
Tannini.
Pure le gemme sono utilizzate in campo medico, in particolare per la loro funzione coleretica ovvero capace di stimolare il fegato nella produzione della bile. Inoltre dalle foglie bollite si ha un infuso dalle spiccate capacità diaforetiche, in altre parole facilitano la sudorazione, e diuretiche. Le saponine e i flavonoidi contenuti nella pianta sono i responsabili del potere diaforetico perché sono la causa dell’aumento di escrezione d’acqua dall’organismo.
Gli estratti di betulla hanno anche proprietà cicatrizzanti in particolare per il cavo orale, come nel caso delle afte. Nel caso di foruncoli, eccesso di sebo e acne sempre gli stessi estratti posso essere utili, lo stesso vale per le punture d’insetto, le piaghe, le dermatosi e le piccole ferite. Invece il legno di betulla e la sua corteccia sono impiegati per produrre un carbone assorbente utilizzato per combattere il meteorismo o i gonfiori allo stomaco. Persino una catrame, grazie a un processo di distillazione, è estratto dalla corteccia, anche in questo caso è un ottima pomata per le problematiche della pelle è utilizzato anche dagli sportivi, in particolare per massaggiare i muscoli ma anche come antireumatico.
Altre applicazioni
La betulla ha un legno di tono chiaro, rilucente, dall’aspetto raffinato grazie alla trama molto sericea che lo rende molto facile da lustrare. Presenta delle venature sottilissime che aumentano il pregio del materiale molto amato dall’industria dei mobili. Inoltre la presenza di oli resinosi lo rendono facilmente infiammabile quindi ottimo combustibile anche in ambienti molto umidi. In Europa settentrionale le fronde giovani della pianta sono impiegate durante la sauna per fare un massaggio rilassante ai muscoli.
Gli estratti della corteccia sono ingredienti per lozioni, saponi e shampoo. Dalle foglie invece si estraggono sostanze sia usate come coloranti per i tessuti che come parti dei prodotti di bellezza. La raffinatezza della corteccia, il suo essere sottile, ha reso la betulla anche un ottimo supporto per la scrittura in Russia e India. Come già detto, tagliando i ram della pianta si ottiene una linfa usata spesso come bevanda dissetante nell’Europa dell’Est, in Russia, in Ucraina e Bielorussia. Invece nelle Isole Britanniche lo stesso tipo di bibita è prima fermentata e poi consumata. Non ultimo è il suo utilizzo come pianta ornamentale. Le piante di betulla hanno una naturale grazia grazie al colore e al portamento del fusto, e come giù illustrato, è una pianta pioniera, impiegata per rimboschimenti e per rendere più stabili i terreni.
Come fare un infuso di Betulla
Importante è non alterare le proprietà curative della pianta, ma anche la qualità deve essere ben vagliata. E’ consigliato acquistare foglie di betulla solo in erboristerie di fiducia, Per preparare una tazza sono necessarie circa 3-5 grammi, da lasciare a bagno nell’acqua caldissima per almeno dieci minuti. Dopo di che va tutto filtrato prima del consumo. Un pizzico di bicarbonato è il suggerimento di alcuni erboristi per rendere ancora più efficaci i principi attivi contenuti nelle foglie. L’aggiunta va fatta quando il prodotto è tiepido. In genere si consiglia di consumare tre tazze al giorno non vicino ai pasti principali.