Le spezie non servono soltanto ad insaporire i cibi. Dall’antichità sono noti i loro benefici sull’organismo. Ecco quali sono gli accorgimenti da seguire per preservare questi alimenti da eventuali rischi.
Secondo alcuni recenti studi, sono aumentate negli ultimi anni le segnalazioni riguardanti le spezie che contengono tossine pericolose prodotte da diversi tipi di muffe. E’ stata inoltre evidenziata la presenza di contaminazioni microbiologiche e residui di coloranti e pesticidi, provenienti in particolare dalla Thailandia e dall’India.
Tipi di contaminazione
Le muffe, che sono la causa primaria dell’alterazione delle spezie, spesso trovano terreno fertile già durante la coltivazione ed il raccolto delle stesse. Lo sviluppo delle muffe avviene a causa di temperature elevate, eccessiva umidità, sistemi di coltivazione inadeguati, infestazione di insetti. Esistono numerosi regolamenti che impartiscono delle “dritte” ai produttori, ma purtroppo non sempre vengono applicati nei Paesi in cui avviene la produzione delle spezie. Durante la lavorazione e lo stoccaggio possono esserci condizioni igieniche precarie che favoriscono la formazione di muffe. E’ opportuno conservare le spezie correttamente verificandone le condizioni prima di utilizzarle. Una miscela di erbe contaminate o una sola spezia impura può contaminare l’intero arrosto.
Ci sono spezie che, più di altre, possono sviluppare aflatossine: pepe, peperoncino, zenzero e curcuma. Per salvaguardare la salute dei consumatori una direttiva europea è intervenuta a fissare i limiti massimi riscontrabili. Rispetto a quelle macinate, le spezie intere sono meno attaccabili dai microbi e meno soggette a manipolazioni varie.
Modalità di conservazione
Le spezie vanno conservate bene, allo scopo di mantenere inalterate le virtù benefiche e l’aroma che le contraddistingue. Bisogna prima di tutto tenerle lontane dal calore, dalla luce e dall’umidità. In secondo luogo, è necessario fare attenzione alla data di scadenza, contenuta in genere sulla confezione. Di solito la spezie possono essere consumate nell’arco di un anno. Prima del consumo, valutate sempre il colore, la consistenza ed il sapore. Il contenitore in cui conservare meglio le spezie è preferibilmente in vetro, a chiusura ermetica ed opaco.
Vanno benissimo i vasetti che si trovano in vendita al supermercato. Ma sono utili a questo scopo anche i barattoli in ceramica. C’è un piccolo trucco per capire se le spezie sono state ben conservate: strofinate una piccola quantità di prodotto tra le mani. Se non resta alcuna traccia dell’aroma, significa che la spezia ha perso le sue proprietà, quindi conviene non utilizzarla. Il luogo ideale in cui conservare le spezie è al riparo da fonti di calore e luce, per esempio un angolo della dispensa.
Assicurati di etichettare i contenitori delle spezie in modo da poter facilmente identificare le spezie e le loro scadenze. Scrivi anche la data di acquisto, in modo da sapere da quanto tempo hai conservato la spezia.
Se possibile, conserva le spezie intere invece di macinate. Le spezie intere mantengono la loro freschezza più a lungo rispetto a quelle macinate.
Conserva le spezie lontano da fonti di odore forte come le cipolle o l’aglio, poiché possono influire sul sapore delle spezie.
Seguendo questi consigli, sarai in grado di conservare le spezie in modo sicuro ed efficace, mantenendone la freschezza e il sapore. Tieni presente che le spezie hanno una scadenza, quindi controlla regolarmente le date di scadenza e utilizza le spezie prima che scadano per garantirne la freschezza.